Il Blue Garibaldi si trova inserito in un casale di fine ‘800, nella campagna della bassa parmense.
Il casale risiedeva all’interno di un podere agricolo, per cui oltre all’abitazione del proprietario e dei lavoranti, era presente anche una stalla per le vacche che producevano latte per il Parmigiano Reggiano e un piccolo porcile per i maiali che venivano custoditi per la produzione del salame, della coppa, della spalla, della pancetta e di sua maestà il Culatello.
Non mancava il pollaio per le galline, le anatre e i tacchini e un forno per la cottura del pane, vicino al quale si trovava la “furnasèla” che serviva per scaldare l’acqua e produrre la cenere per lavare i panni.
Il Blue Garibaldi è stato ricavato nella costruzione dedicata al rimessaggio degli attrezzi e macchinari, aggiunto al forno e alle stalle per i vitelli nel 1933. La particolarità del casale è che è stato costruito tutto in mattoni: si trovano anche mattoni del ‘400, sono i mattoni più grandi, perché probabilmente c’erano già nel sito delle costruzioni antecedenti. Si riutilizzava tutto il riutilizzabile.
Nella parte dell’ antica abitazione e nella stalla compreso il fienile ora trova posto un’azienda che si occupa di comunicazione e si lega perfettamente alla torretta che è un’ antica colombaia che serviva per i piccioni viaggiatori: sulla sommità della torretta si trova un busto di Garibaldi di pietra che rivolge lo sguardo verso Milano.
Il casale immerso nella campagna ma vicinissimo all’uscita dell’autostrada è conosciuto anche come casa Garibaldi e nelle cartine topografiche come casa Colombaia, è un edificio storico.
Gianluca Strozzi – Promotore del turismo sostenibile
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